Ho letto velocemente questo piccolo libro.
Fa parte della collana di libri pubblicati dall'associazione Maestri di Giardino.
Me lo sono letto in una sera a letto.
Sono stata molto coinvolta dal modo di agire e di pensare di questo
uomo francese che ha trovato la sua patria nella toscana lucchese.
Mi sono sentita in sintonia con il suo fare giardinaggio, con il suo mischiare
piante spontanee e non, con la sua filosofia di vita un pò fuori dal materialismo
e consumismo che ci circonda.
L'ho letto così velocemente che devo aver dormito qualche passaggio perchè il
giorno dopo mi sento al telefono con un'amica e mi racconta che sta leggendo lo
stesso libro.
Io presa da euforia le dico che ho già finito di leggerlo.
Al chè lei mi dice che leggendo l'episodio del Budda, ha pensato al Budda del
mio laghettino ed è stato allora che sono caduta dalle nuvole. Budda?
Nel libro di Didier? Impossibile!
Io non ho letto di nessun Budda, dico, presuntuosamente, che l'avrei notato se ci
fosse stato un qualche passaggio che ne parlava.
Libro alla mano lei mi dice in quali pagine leggere l'episodio ed è allora che mi
rimpicciolisco e devo riconoscere che su questo libro che mi è così
piaciuto ho sdormicchiato un pò.
L'ho riletto.
Da non perdere.
Un giorno andrò a vedere il suo vivaio/giardino. Promesso.
Andiamoci insieme! Vengo anch'io. Magari anche Vitamina e Grazia...
RispondiEliminaNon conosco il libro, non conosco l'autore, non potrei associarmi anch'io alla visita, dato che abito piuttosto lontano. Ma mi incuriosisce per quello che ne hai scritto.
RispondiEliminaAmbra, sono lontana anch'io, ma con I mezzi di trasporto che abbiamo a disposizione, nulla è impossibile!
EliminaNeppure io ho un giardino ma chi lo ha è spesso amante della vita e rispetta i suoi meccanismi e meraviglie. Potessi mi accoderei alla visita... andare ragazze e poi riferite, vi aspetterò.
RispondiEliminaDidier Berruyer, fra tutti quelli che si trovano alle varie mostre, è sempre stato uno dei più interessanti! Ultimamente non l'o ritrovato, ma devo dire che anch'io sono andata poco in giro. Penso però che si dedichi di più all'allestimento e alla progettazione di giardini. Un francese pieno di fascino. verrei volentieri al suo vivaio, ma credo che resterà un sogno! Ora mi cerco il libro...che titolo grazioso, il mal di fiori, sarebbe la mia giardinite.
RispondiEliminaOddio, ho saltato un'acca!
Eliminaallora facciamo che andiamo tutte assieme da Didier, il libro è bello tanto quanto lui, pieno di garbo e delicatezza! Come sempre i francesi ci sanno fare anche e soprattutto in termini di giardino
RispondiEliminaciao Loretta
porta con te il libro che ti fai fare l'autografo