Stavo pensando di fare un piccolo resoconto quando leggo “ Gli incontri ravvicinati”
di Vitamina.
Non vorrei essere da meno..........(ma questo sembra una brutta copia, pazienza,
mi butto )
Oggi mi apprestavo ad uscire di casa quando attraverso il vetro della porta ho
visto un ospite nell’aia.
Un’ upupa stava zampettando guardinga in mezzo all’erba.
Sono stata ad ammirarla pronta a fiondarmi fuori al minimo avvicinamento dei gatti.
Perché devo dirlo, i miei gatti mi fanno stare bene e male.
Ed in quel momento ero in tensione al pensiero che quei viziatoni potessero avvicinarsi
quatti quatti a quel delizioso uccello.
Solo poche mattine fa sulla porta di casa il mio gatto Tito gongolava sadicamente felice
nel fare saltellare un topino campagnolo.
Non sono riuscita ad andare a lavorare al pensiero di quella orribile tortura che si stava
perpetrando sullo stuoino di casa.
Ho preso paletta e scopino e distraendo il felino zac! ho prelevato il sorcetto e sono
andata a rilasciarlo un po’ distante da casa.
Al ritorno il Tito stava ancora cercando disperato la sua preda.
Mi sono dispiaciuta anche per lui.
Come è difficile decidere da che parte stare.
D’altronde la maggiore parte degli animali che gironzolano attorno a casa mia sono
delle possibili vittime dei miei gatti.
Ogni tanto vedo qualche lucertolina con la coda mozza ed è già fortunata!
Per non parlare delle farfalle , delle api, dei bombi che volando bassi sui fiori sono facilmente
alla mercè dei balzi gattosi.
Chi se ne infischia è il riccio che imperterrito entra notte tempo attraverso la fessura che lascio nel
garage e si fionda nella ciotola dei croccantini.
Da cosa me ne accorgo? Il riccio è un po’ incontinente ed al mattino vedo le sue “ tracce” ben disseminate.
Un altro animale che si salva è il maestoso rospo.
Quando mi accorgo di lui trasalgo un attimo.
Devo dirlo: è effettivamente bruttarello.
Si mimetizza così bene che sono impreparata alla sua vista.
Mi fa piacere vederlo, ma io vorrei avere le rane.
Quest’anno proverò ad importare nel mio lago/tinozza un po’ di acqua di stagno,
sperando che vi siano le loro uova.
Quanta vita sotto ai nostri occhi!!!
P.S. tutte queste foto sono prese dalla rete