martedì 29 gennaio 2013

LO SPRECO

Ho girato per una settimana con il mio vecchio televisore da 20° in macchina.
La sua fine è iniziata con l'arrivo del digitale terrestre.
Avevo già un televisore a schermo piatto che mi ero regalata un paio di anni prima,
oltre a quello portatile con tubo catodico. Ho comprato un solo decoder, misera
speculazione, ma d'altronde che me facevo di due tv?
Dopo diversi mesi di accantonamento ho deciso di liberarmene.
Mercatino dell'usato? Assolutamente No! Non si vende.
Mercatino della parrocchia dove tutto è a un euro? Assolutamente No!
Non lo vuole nessuno.
Badante della zia ? Con il costo per mandarlo in Ukraina se ne compra uno nuovissimo!
Signore senegalese che lavora con me? Non mi sono arrischiata a proporglielo.
E così sabato mattina mi sono fermata all'isola ecologica ed il mio tv che non mi aveva
mai tradita è finito buttato in mezzo ad altre decine e decine di vecchi televisori.
In quel momento ho realizzato ancora di più quanto spreco, quanto inquinamento,
quanti rifiuti, ci ha portati a creare la schiavitù del consumismo.

venerdì 25 gennaio 2013

SOGNI REALIZZATI

Io non ho tanti desideri nel cassetto, anni fa forse ne avevo di più, ma la maggior parte
li ho dimenticati oppure è passato il tempo giusto per la loro realizzazione.
Me ne è rimasto uno a cui sono particolarmente legata ed al quale ogni tanto mi
aggrappo  e ci sogno sopra ma poi ritorno con i piedi per terra e realizzo che un sogno
è ed un sogno rimarrà.
Ci sono persone che invece certi sogni riescono a concretizzarli.
Ho incontrato una donna che in questi giorni sta vivendo fra ansie ed emozioni la
realizzazione del suo.
I frequentatori del mio blog la conoscono senza dubbio tutti.
Lei è la famosa Vitamina del blog www.iriselibellule.blogspot.it
alias Lorenza e finalmente ha scritto e pubblicato il suo primo libro.
Si può essere felici per qualcuno?
 Io lo sono perché dietro a  questo libro ci sono un sacco
di emozioni,  commozioni,  trepidazioni, paure,  incertezze, delusioni,
 dolore,  fatica ma anche di liberazione, soddisfazione, gratitudine, riconoscenza,
contentezza, appagamento,  e ancora tanto altro.
Quando Lorenza racconta e ci parla attraverso il suo blog ci trasmette attraverso
le sue parole tutte queste emozioni e ci sembra di conoscerla da sempre,
quando scriviamo un messaggio ci sembra di parlare direttamente viso a viso.
Una sua qualità preziosa , fra le tante che ha, è quella di parlare sempre con il cuore
in mano.
Questo suo libro è  una vittoria anche nostra, di tutti noi blogger che la seguiamo
Il libro si intitola “ E’ IL FREDDO DI QUESTA NOTTE “ di Lorenza M. Mori
Ma la M. per cosa sta?  Forse per Maria ?
Chi fosse a Milano il 27 gennaio  alle ore 16.00 potrà andare alla presentazione
presso le Edizioni Archivio Dedalus in via Pietro Custodi, 18 Tel.3483536176 -
0236550497


giovedì 24 gennaio 2013

FOTO IN BIANCO E NERO

Da giovane avevo una passione.
La fotografia.
Fotografavo quello che mi circondava ma soprattutto adoravo
riprendere bambini.
I miei nipoti, i bambini delle amiche, quelli che incrociavo per strada,
in qualche negozio, al mare, ovunque.
Domenica scorsa era una giornata così uggiosa ed io non avevo
voglia di fare nulla e così ho aperto una scatola per vedere
cosa c'era dentro ed ho trovato foto.
Terribile! le foto non perdonano il passare del tempo.
Mentre sfogliavo questi albumini, ero seduta di fronte ad una finestra
ed alzando gli occhi mi sono vista riflessa nel vetro.
Avrei urlato se non fossi rimasta ammutolita a guardare quella
immagine così estranea rispetto alla persona che vedevo nelle foto.
Vabbè questo è un altro discorso.
In mezzo a tutti quei momenti fissati su carta ho ritrovato le foto
che ora allegherò.
Lui è il figlio di un'amica ed era un soggetto meraviglioso da fotografare.
Oggi è un uomo di una ventina d'anni e di sicuro non vedrà questo
blog, ma sono fiera di quello che è diventato.





sabato 12 gennaio 2013

LE VITE DEGLI ALTRI

Lei, la più grande di otto figli, era cresciuta a fatica e sudore.
Il pane era poco e raccontava che in casa si cuocevano acqua e farina
su un fuoco di erbe secche e paglia.
A 21 anni era vedova, aveva avuto un figlio morto dopo due giorni ed un
altro che ad 1 anno era già orfano di padre.
Aveva continuato a vivere con i suoceri che avevano perso l'unico figlio
maschio.
Lui, era il più piccolo di quattro fratelli.
Solo quattro, perchè i genitori erano morti entrambi
a distanza di un anno l'uno dall'altro quando lui aveva quattro anni.
Era stato cresciuto dagli zii insieme ai fratelli.
Era stato in guerra e prigioniero per mesi e mesi in Albania.
Quando era tornato non aveva più trovato il cugino, morto per problemi
cardiaci a soli 33 anni.
I fratelli si erano sposati ed in quella casa erano rimasti gli zii ed una vedova
con un bambino piccolo.
Aveva lasciato una donna prima di andare al fronte che lo aveva aspettato.
Ma con il passare degli anni il dovere aveva prevalso sull'amore.
Per mantenere unita quella famiglia che lo aveva cresciuto, nel lontano 1952
sposò la vedova e si fece carico di crescere il figlio di suo cugino.
Nel 1957 sono nata io, non figlia dell'amore, ma dell'impegno e del dovere.

venerdì 11 gennaio 2013

LA TERRA

E’ da mezzo secolo che vivo in campagna, cammino in mezzo ai campi,
metto le mani nella terra e non mi sono mai soffermata a pensare
a quale mondo avevo sotto ai piedi e fra le mani.
E’ quel che si dice fare le cose senza pensare.
Mi serviva questo piccolo libro per aprirmi gli occhi e la mente.





















                                                
Averlo letto,( e si legge in maniera piacevolissima), non cambierà più
di tanto il mio modo di fare ma sapere le cose cambia di sicuro
qualcosa nella mente.
E conoscere un pò questo mondo che calpestiamo ogni giorno con
tutta la sua vita e la sua particolarità dovrebbe renderci più
sensibili e responsabili.
Ed ora ripenso al mio nido di vespe sottoterra.
Ricordate che nel post " ODIO FARLO" avevo parlato di quello che
avevo fatto, cioè irrorare del veleno nel foro del terreno da dove
avevo visto uscire le vespe.
La settimana scorsa ho preso la vanga e sono andata a vedere cosa
avevo combinato.
La mia vanga ha portato alla luce una cavità di circa cm.60x60 piena,
strapiena di favi vuoti. Un incubo! Mi si era scaricata la digitale
altrimenti avrei fotografato questa città sotterranea che io avevo
cancellato.
Il rimorso conta poco, d'altronde quella era una bomba che avevo
sotto ai piedi e non avevo trovato altre vie d'uscita.
Ho però imparato che dovrò essere più vigile onde evitare che si
ricreino situazioni analoghe  così da non dover ricorrere
ai veleni, cosa che purtroppo recentemente ho già fatto due volte.
Ma quella è un'altra storia.

BOLDINI A FERRARA

Boldini a Ferrara,
la mostra chiude alla fine di questa settimana

mercoledì 2 gennaio 2013

TRADIZIONE E SUPERSTIZIONE

Ho convissuto anni con chi ci credeva e forse mi ero anche
fatta condizionare, ma oggi che siamo nel 2013 questa storia
mi stà molto stretta e non è perchè ho accumulato grasso.
Ciò nonostante rispetto chi ci crede e pertanto ho passato
l'ultimo giorno dell'anno a fare telefonate di auguri a destra
e manca perchè essendo  DONNA non potevo  chiamare
il 1° per dire buon anno!
Sto parlando di quella assurda e stupida tradizione/superstizione
che dice che il primo dell'anno le donne portano sfortuna.
Posso capire i miei nonni, mio babbo classe 1912,
che a suo tempo, ogni primo dell'anno ricordava ancora che
nei lontani anni 50 una sua cugina era stata portata al
manicomio di Imola per colpa di una famigerata vicina che aveva
osato comparire sull'uscio di casa un primo gennaio e a causa
sua la sfortuna aveva bussato alla porta della nostra famiglia.
Ed ora sono passati più di sessant'anni e mi ritrovo a sostenere
questa schifosa abitudine.
Cosa dovrei fare? Ho voglia a cercare di convincere, invano,
che è tutta una stupidata ma alla fine mi adeguo e anticipo
gli auguri.
Però mi disturba vedere giovanni donne così ottuse
che si buttano la zappa sui piedi da sole, non siamo già a
sufficienza lasciate da parte senza che contribuiamo anche noi
a farci ghettizzare?
Mi consolo sperando che vi sia traccia di questo comportamento
solo nel mio piccolo orizzonte paesano e campagnolo.

martedì 1 gennaio 2013

BILANCI

Eccoci qua appena sbarcati in questo nuovo anno.
Il tempo dei bilanci è passato.
Adesso è arrivato il tempo della ...........BILANCIA!
Ancora auguri a tutti di un luminoso 2013.


Ora vado ad accendere tutti i miei ceri.
Voglio vederci bene e ove possibile evitare gli ostacoli.
Mi faccio una tisana Bloody Mary e aspetto domani.