mercoledì 4 luglio 2012

PRIGIONIERA

Sono prigioniera.
Prigioniera delle mie passioni.
Prigioniera del mio bisogno di possedere.
Prigioniera del mio giardino  e delle sue piante.
Non c'è mattino o sera che non debba innaffiare per ore ed ore.
Se non lo faccio le piante si stendono assetate al suolo ed io mi sento
in colpa ed allora sveglia al mattino alle 5.00 e via di gomma..
e quando torno dal lavoro alla sera altro giro.
Questa volta più largo, non innaffio le piante in vaso, ma vado alla
scoperta di quelle che sono sofferenti in piena terra.
E allora con l'innaffiatoio vado avanti ed indietro, pieno e vuoto,
pieno e vuoto, pieno e vuoto., poi lo sconforto mi assale.
Troppo caldo, la terra è crepata, le viti con i loro grappoli hanno le
foglie tutte raggrinzite.
Non ce la faccio a seguire tutto.
L'amelanchier piantato a primavera è esausto, e che dire delle rose ancora
in vaso e del gelso nero anche lui nuovo nuovo? Il terreno è coperto di foglie
secche che scricchiolano sotto ai piedi, non riesco nemmeno a tagliare l'erba
perchè fa troppo caldo. Il sudore mi scende dalla fronte solo a tenere in mano
la gomma dell'acqua.
Perchè non sono più lungimirante e a primavera invece di correre impazzita
alle fiere giardinicole per vedere e comprare, non me ne sto tranquilla a
casa mia a cazzeggiare?
Che gusto c'è a chiudersi in gabbia da soli?

13 commenti:

  1. Cara Loretta,ammiro tanto il giardino ed i giardinieri.la passione e la forza che il giardino chiede sono notevoli.Adesso va di moda il concetto del giardino auto-mantenuto...ma credo che siano poche le piante che veramente fanno un giardino senza interventi.La natura è molto potente a fare crescere continuamente come a distruggere.Troverai il tuo saggio equilibrio ed avrai modo di godere il tuo giardino senza essere ai lavori...forzati!un abbraccio!

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  2. Il commento precedente è molto ottimista, sappiamo bene che il saggio equilibrio non appartiene né a me né a te, ma in fondo non è una droga e neanche una dipendenza grave, e poi si tratta di lavoro fisico che serve a mantenersi in forma, poi finché si riesce a ragionarci su le cose tutto sommato sono sotto controllo.. Ma anche te anni fa non potevi trovarti un marito ricco che ti faceva fare tutto il giardinaggio che ti pare senza dover andare a lavorare? Pensa a che punto sono io.

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  3. Mi hai fatto pensare ad una bellissima lirica di Michelangelo, si perchè anche lui scrivevaed in una diceva che le nostre passioni ci annullano ci imprigionano come in una camicia di forza, e siamo noi a legarne i lacci.
    L'amore per la natura e il suo vivere rigogliosamente o soffrire in silenzio insieme a te è uno di quei sentimenti che ripaga di tutto al primo germoglio inaspettato.
    Adesso sono lontana...ma ricordo quando stavo in toscana, con quale compulsione andando a S.Casciano, a villa lE Corti, non riuscivo a bloccare gli acquisti...eppure non era per il mio giardino..io allora godevo di quello di altri...
    Pensa sto andando in Provenza... anche per le feste della lavanda...
    e poi chi ti ringrazia con suo profumo appena beve da te?
    Forza, non ti avvilire, guarda le tue foto, pensa alle tue ortenzie... e allontanati per il lavoro impettita ed orgogliosa.
    Un sorriso
    Gingi

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  4. Credo che la drammaticità del tuo senso di soggiogamento e sconfitta non possa essere scalfita da parole genericamente incoraggianti.
    Credo che tu sia affetta da una sindrome nobile ma pericolosa: un eccesso di generosità, che ti porta a "dedicarti" alla tua passione oltre alle tue normali possibilità, costringendoti a una corsa continua e affannosa che le piccole o grandi soddisfazioni non possono compensare.
    Dato che non credo alle terapie sintomatiche, ti esorto a curare il male alla radice, cioé a imparare gradualmente a prenderti maggiormente cura di te. La tua vita, e la possibilità stessa di donare, diventerà molto più ricca.

    Un caro saluto.

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  5. è un piacere entrare nel tuo blog , complimenti !!!!!

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  6. Che dire? ti capisco perfettamente ,negli anni passati ne sono stata colpita anch'io... e quest'anno come vorrei avere nuovamente questa "sindrome verde"! Purtroppo faccende umane così misere ,come tu sai, me lo impediscono ...e vedere il mio giardino semimorto è un dolore immenso che si aggiunge ai tanti dolori causati da chi sai tu! ...dai...forse ce la faremo e un altro anno saremo felici a fotografare piante megnifiche...ciao
    valverde dal cuore triste ma solidale con te

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  7. Belle foto...io non mai avuto la passione per il giardinaggio! Ciao, Arianna

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  8. Il cuore ed il cervello seguono sempre strade diverse. A volte si incontrano ma sono inevitabilmente destinate a dividersi.
    Un conflitto mondiale!
    Le sbarre della nostra prigione sono i nostri limiti … la poca acqua, il poco tempo, i pochi soldi ....
    Sono sicuro che se dipendesse da te continueresti a comprare piantine sempre più belle per poi ordinare a Dio pluvio una bella innaffiata generale e, dopo temporale ed arcobaleno di rito, una bella parmigiana fatta con le tue melanzane cresciute lì vicino alle ortensie, una fritturina di fiori di zucca ripieni arrampicatisi sul muretto di cinta.
    Credo che l'essere umano sia la cosa più imperfetta in questo universo perfetto.
    Siamo destinati a volare in gabbia come uccellini e a dover servire due padroni: il cuore da una parte, il cervello dall'altra!
    Rassegnati dunque ad esser prigioniera nel tuo castello, a fare il bagno nell’acqua del fossato, a doverti affacciare ogni volta dal ponte levatoio per poter vedere il tuo roseto in via Cerreto.

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  9. Da orrendo bruco ecco che si schiude un fantastico Macaone.
    Ormai con tutti i veleni che si spruzzano negli orti è difficile vederli. Non dirmi che l'hai trovato nel tuo giardino.
    Splendida la poesia.
    Angela

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  10. Mi dispiace che tu avverta questo sconforto. A me che passo in punta di piedi sembra tutto sempre così bello...certo il caldo è tanto e il lavoro che richiede quel vasto regno è sicuramente pesante.
    Coraggio, dai...verranno anche le pioggerelle ristoratrici. Intanto pensa a quelli come me che si ostinano a chiamare giardino uno spazio di due metri per sei....e correi tanto poter coltivare le dalie...e le zinnie...e le fragole....
    :0)

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  11. Risposte
    1. ps dimenticavo, finalmente sono riuscita a trovarti!!!

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Grazie per aver condiviso un pò del vostro tempo con me.