venerdì 28 febbraio 2014

LA RAGAZZA CON L'ORECCHINO DI PERLA

Questa settimana, complice il compleanno di un'amica, sono stata a Bologna.
Erano tantissimi anni che non tornavo nel capoluogo romagnolo.
La camminata fatta dalla stazione verso Palazzo Fava, seguendo non la centrale
via Indipendenza ma la parallela e intima via Galliera, mi ha fatto apprezzare
nuovamente questa città con i suoi eleganti e antichi palazzi, il popolo di giovani
studenti che si incrociano, l'aperta cordialità dei bolognesi.
La meta era la mostra aperta a Palazzo Fava con un quadro " primadonna",
- La ragazza con l'orecchino di perla -  di Vermeer.
Sono rimasta affascinata da questo piccolo ritratto.
Dopo l'attraversamento di varie stanze  e la visione di altri quadri, si arriva
a lei.
L'aver lasciato un'enorme stanza con un meraviglioso soffitto a disposizione
di un unico quadro fa sì che l'attenzione sia concentrata solo su quello.
Quindi, vuoi il gioco di luci create ad effetto per rendere anonimo il contorno,
vuoi la fortuna di essere davanti ad una scolaresca lasciata nelle stanze precedenti,
fatto sta che sono rimasta incantata davanti a questo dipinto.
La dolcezza , la luminosità, l'assenza di orpelli che distraggono l'occhio ed  i pochi
colori fanno sì che il visitatore si immerga negli occhi di quella giovane donna.
Tutto il resto è scomparso, sarei rimasta lì per ore.
Ed è in quei momenti che ammiro l'enorme potenziale umano, le cose che siamo capaci
di creare, la bellezza che purtroppo non salverà il mondo ma di sicuro lo rende migliore.
Che dire, chi ne ha la possibilità approfitti dell' occasione e vada a vedere questa mostra.
Io ne porto ancora i benefici effetti.



15 commenti:

  1. Quanto mi piacerebbe venire a vederla! Sono pittori che adoro!

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  2. Io faccio un altro discorso. Lavoro nel settore da diversi anni e credo di conoscere un po'difficoltà e potenzialità dei musei. Questo è un grande evento mediatico che ha una durata limitata. Nei musei italiani c'è un tripudio di capolavori da vedere tutto l'anno, anzi magari approfittando di periodi come questo, lontani dal clamore delle scolaresche e degli appassionati modaioli.

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  3. Dal tuo racconto si deduce che è stata un'esperienza molto soddisfacente. Buona giornata

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  4. Loretta, il post non è solo una felice critica per la mostra, ma si intravede una meravigliosa Bologna, allegra, giovane da sempre fucina del bello, basti pensare all'architettura dell'inganno presente in uno dei centri storici più grandi d'europa, pensando a Bologna, alla sua cultura antica, perchè non sperare che il bello salvi il mondo? Io credo che la bellezza insieme alla memoria e all'intelligenza sue compagne, siano l'unica possibilità di salvezza.
    bel post cara e gioiosa amica mia.
    gingi la streghetta

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  5. grazie per questa nota, cercherò di non perdere questo suggerimento per tornare a Bologna

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  6. Un link per la mostra: http://www.genusbononiae.it/index.php?pag=300
    Loretta, peccato non aver saputo del tuo arrivo a Bologna, ti avrei abbracciato volentieri. Sarà per la prossima volta?
    Non ho visto questa mostra ma vi andrò prossimamente.
    Ciao.

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  7. Di sicuro un fenomeno mediatico, ma poter vedere "dal vivo" la ragazza di Vemeer è un sogno realizzato. Non dubito che si possa rimanere ammaliati e dimenticarsi che il tempo scorre.

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  8. È un dipinto da sindrome di Stendhall e non stupisce che vi sia stato un così attento allestimento espositivo che ne esalti l'unicità e la bellezza. Spero di poter vedere anche questa mostra!

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  9. Lei è l'immagine assoluta della bellezza. Una bellezza dolce, delicata, piena di mistero, uscita dall'anima di un grande maestro del pennello.

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  10. Mi hanno fatto piacere le tue parole di apprezzamento per la mia città, e dispiace anche a me aver perso l'occasione di conoscerti di persona, magari dandoti un passaggio sul mio taxi (l'ormai famosa 'Cavallona').
    Non ho ancora visitato la mostra, e devo dire che le tue parole confermano l'incanto che suscitano anche in me le riproduzioni del celebre dipinto.
    E' vero tuttavia anche quanto afferma Sara sulla discutibilità del fenomeno mediatico; ho letto diverse critiche sulla fondamentale decontestualizzazione di un capolavoro come questo.
    Da un punto di vista più terra-terra, d'altra parte, in un periodo non facilissimo sul lavoro, mi fa comodo l'afflusso di pubblico nazionale e internazionale mosso da questo evento.
    Un caro saluto.

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  11. Bonjour,
    Une très jolie publication...
    Tant de délicatesse dans ce portrait.
    Gros bisous

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  12. Ho già prenotato una gita! Ho già ammirato Vermeer in un'altra mostra ed è fra gli artisti che adoro di più. Ciao, Arianna

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Grazie per aver condiviso un pò del vostro tempo con me.