domenica 17 febbraio 2013

PERDERSI DI VISTA

I giorni si sono avvicendati gli uni dopo gli altri e così in un battito
di ciglia sono passati tanti, troppi anni.
Cosa è successo in questo tempo?
Quali sono stati i desideri che abbiamo realizzato?
Gli ostacoli che abbiamo incontrato?
Un tempo tenevo diari per poter un giorno aiutare la mia memoria
a non perdere i ricordi.
Li ho conservati, ma a cosa mi servono quelle nere parole se le emozioni
sono scomparse?
E  tu cosa ne hai fatto della tua vita?
Se tu avessi saputo,  avresti continuato?
Non c’è cosa più bella del non conoscere il futuro che ci attende.
Voglio pensare che hai ancora delle mete da raggiungere e nel cammino
che ci attende chissà che le nostre strade non possano incrociarsi ancora.
E forse potremo accettare che non tutto è andato come speravamo ed
essere semplicemente serene.




9 commenti:

  1. Mi fa strano che una che sa scrivere come te
    non riesca a ritrovare le emozioni tra le pagine del suo diario.
    Trovo invece che sia bello non sapere cosa ci aspetta,
    non conoscere il futuro è la linfa dei sogni.
    Prima o poi ci si incontra, il mondo è piccolo,
    se poi ci si cerca diventa anche più facile incontrarsi.
    Ciao

    RispondiElimina
  2. Emozioni ne leggo tante anche tra queste belle righe. Un abbraccio.

    RispondiElimina
  3. Un post davvero toccante.

    Un abbraccio

    RispondiElimina
  4. Per come la penso, i sogni valgono anche se non realizzati. Sono stati energia, emozione, vita che cresceva e poco importa se poi le cose non sono andate come speravo: mi sono stati utili ugualmente.
    Se tu non ricordi le emozioni che erano attaccate alle nere parole vuol dire che non erano tanto importanti, che ti sono servite al momento ma ti hanno lasciato poco. O forse sei cambiata così tanto da non poter condividere i sentimenti che erano lì scritti.
    Cosa ne ho fatto della mia vita? L'ho riempita di cose da fare, di persone a cui voler bene, di arrabbiature, di mete da raggiungere, di letture messe da parte in attesa del tempo, di profumi, di progetti grandi e piccoli, di musiche da cantare, di cose da imparare: l'ho vissuta, insomma. E continuo a farlo, ignara, per fortuna, di quel che accadrà domani.
    Tutto quel che mi è capitato, nella vita, ha costruito la Sari di oggi che è la cosa certa su cui posso contare. Mica poco...
    Quel che ti è capitato nella vita, Loretta, io lo vedo oggi ed è un gran bel vedere. Sono contenta di te, io.

    RispondiElimina
  5. Nelle tue parole c'è la profondità pensosa e la sottile angoscia, particolarmente vive nella nostra età, del tempo che passa, di quello che è passato e di quello che resta. E tutto questo reso più acuto dal pensiero doloroso di una compagna di viaggio che, sembra di capire, scelse di 'non continuare'.
    E quanto sento vero, e pure mio, quel finale, quell'invito ad accettare la caducità anche dei sogni e dei progetti, e in questo a coltivare come un fiore la serenità.

    RispondiElimina
  6. Un beau moment de poésie grâce à vous...
    gros bisous

    RispondiElimina
  7. Oh, ma lo sai che non me le sarei mai aspettate da te delle parole così? Forse ti sembrerà offensivo, e non vuole esserlo, è solo che davvero sono rimasto piacevolissimamente sorpreso. E non voglio buttarla sui complimenti per la semplice eleganza dello scrivere, no, i complimenti li faccio all'eleganza del tuo pensare!

    RispondiElimina
  8. Mi viene in mente Lennon: la vita è ciò che succede mentre siamo impegnati a fare altri progetti.

    RispondiElimina

Grazie per aver condiviso un pò del vostro tempo con me.