domenica 3 febbraio 2013

SABATO SERA

Allora il maltempo è arrivato.
Pioggia a catinelle e vento dirompente.
Io ho fatto la mia scorta di legna per la stufa, ho acceso
le mie candele ed ho chiuso la mia porta lasciando
fuori il fischiare impetuoso.
Ma si sà a volte non c'è porta che possa lasciare fuori i guai.
Sono le 22.00 passate e suona il telefono di casa.
Ma chi sarà mai a quest'ora della "profonda " notte!
Un automobilista mi avverte che una pianta che costeggia
la mia strada è crollata ed ora intralcia la strada principale
ed è un pericolo per chi transita.
Chiamo il 115.
Nel frattempo mi metto la mia cerata ed armata di pila vado a vedere.
E' crollato un vecchio albero tutto ricoperto dall'edera.
Forse era una pianta già malata ma di sicuro l'edera ha fatto da vela
e paf è andato giù.
Sono arrivati i vigili del fuoco che hanno iniziato a segare ed a liberare
la strada principale.
Nel frattempo io con l'acqua che mi usciva anche dalle mutande
me ne stavo lì pensando che non dovevano buttare i rami in quel
posto, non dovevano tagliare la pianta vicina, non dovevano...
............................................................................................
( la mia vena era chiusa e vedevo solo
il lavoro che dovrò fare domani per rimediare ai danni ).
Mi premeva solo che togliessero il pericolo per chi passava,
il resto l'avrei fatto da sola.
Mi rendo conto che vivere da soli è deleterio perchè sono abituata
a dovermi organizzare da me ed è difficile fare entrare nella mia
testa che farmi aiutare non è peccato mortale.
Ora lo stress mi ha tolto tutte le energie, finalmente vado a letto
e domani vedrò cosa mi è rimasto da fare.
Portate pazienza, avevo bisogno di lamentarmi un pò.
Con i vigili ( grazie mille a tutti loro) non ho potuto dire nulla.

21 commenti:

  1. "Nel frattempo io con l'acqua che mi usciva anche dalle mutande"
    L'avevi fatta addosso, dì la verità.
    Prendila così: ti sei precurata quattro o cinque quintali di legna.
    Ciao, facci sapere com'è finita.

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    1. Buongiorno Massimo, se così è stato ( me la sono fatta addosso) non me ne sono accorta perchè l'acqua era tanta.
      Ora sta ancora piovendo e aspetto qualche ora prima di andare a vedere il risultato della nottata.

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  2. "... è difficile fare entrare nella mia testa che farmi aiutare non è peccato mortale"
    E' dura per noi che viviamo da sole e che da sempre abbiamo dovuto dimostrare qualcosa a qualcuno. Ma fallo, Loretta, chiedi una mano e dimmi che ci sei risucita senza sentirtene sminuita. Come fanno i maschi.
    Tornerò a vedere come si è risolta 'sta cosa che non è semplice...
    Qui c'è un po' di sole e te lo mando tutto.
    Ciao, buona domenica.

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  3. Che nottataccia ! Quando c'è bisogno non esitare a chiedere aiuto. Da soli tutto proprio non possiamo fare. E chiedere aiuto non è sminuente è terribilmente umano:)) buona domenica :)

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  4. Io son tornata dal lavoro all'una e mezzo di notte, ho lasciato la macchina al parcheggio e sono andata a casa a piedi perché nevicava a vento, mi sono bagnata abbastanza, ma non tantissimo. Ho pensato che forse fra qualche anno non me la sentirò più di fare questi rientri notturni... qualche santo ci aiuterà. Sarebbe bello, però, andare a vivere insieme, ognuno con la sua privacy, ma insieme, per aiutarsi e far le cose necessarie insieme e volersi bene.

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    1. Proprio così cara Vitamina, tu pensi a qualche anno ed io lo spero per te, ma a volte, cambia tutto nel giro di pochi mesi.
      Io sono vissuta in una grande casa con la massima indipendenza e con grande rispetto degli altri, la condivisione nella civiltà di vita non è una utopia e sono molti di più i vantaggi e le cose positive che altro e poi come tu ben dici, volersi bene significa volere il bene degli altri e ciò rende tutto facile.
      Sono in attesa del tuo libro...
      Un sorriso.

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  5. Eh ma che sfiga però! proprio di notte, e col freddo e la pioggia... E oggi allora chissà che inizio di giornata. Comunque hai ragione, quando si ha una casa, essere sole non è la scelta più facile...
    Forza Loretta, ti pensiamo tutti quanti

    Cinzia

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  6. Sono una persona che in questi casi,si dà sempre da fare..,ma sabato non sarebbero riusciti a farmi uscire sotto la pioggia,nemmeno con le cannonate...Ho avuto una ricaduta influenzale (o è una influenza tutta nuova?)e per 3 giorni ho avuto la febbre fra 38,8 e 39,2,praticamente impossibilitato ad alzarmi,anche per il forte dolore alle ossa..Stamane ho ancora febbre,ma dopo aver preso più volte la Tachipirina,è diventata più bassa..Buffo..sto guardando su ITV,il telegiornale inglese..Oggi è The National Sicky day,cioè il giorno che statisticamente ha più assenze per malattia dal lavoro..mi sarò adattato allo spirito British..

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  7. Anche qui sabato sera sembrava dovesse venir strappato via il mondo. Gli alberi del giardino si agitavano talmente tanto che pensavo davvero dovessero volare via.
    Come è finita, poi? Quale è la stima dei danni?
    Un abbraccio
    Francesca
    P.S. Ti ho messa nel mio blogroll, così resterò sempre aggiornata sui tuoi post. Baci

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  8. Che bel blog, scrivi molto bene. Grazie per essere passata a trovarmi, ciao :-)



    Viviana

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  9. Ma che giorno disastroso!!!!
    Però mi fa pensare che tu abiti in un luogo pieno di verde e in una bella casa col camino.
    Oggi io sono tornata dalla spesa con la grandine ancora attaccata al giaccone e l'ombrello che, per il vento, non assomiglia più lontanamente ad un ombrello:(((
    Passeremo il tempo leggendo i vari blog.
    i metto tra i preferiti, mi piace come scrivi!
    A presto:)))

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  10. Bonjour,
    Heureuse de vous retrouver après mes longues semaines d'absence...
    Ravie également de pouvoir vous lire...
    L'heure est au rangement des bagages !... A très bientôt.
    Gros bisous à vous.

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  11. Quando si dice "Saturday night fever"... L'importante è che la febbre non ti sia venuta l'indomani!
    Anch'io ho preso una bella inzuppata gelata, sabato, ma è stato nel pomeriggio, quando sono andato a sentire Beppe Grillo in Piazza Maggiore. Ero l'unico senza ombrello, e la mia giacca a vento con cappuccio ha dato presto i primi segni di cedimento...

    E' vero, l'abitudine ad arrangiarsi senza dipendere da nessuno, di chi vive da solo, a volte finisce per essere di ostacolo. Penso tuttavia che normalmente possa offrire una marcia in più nelle immancabili piccole o grandi traversie della vita quotidiana.

    Un caro saluto, in attesa di nuove incredibili avventure!

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  12. Buongiorno Loretta.
    Aspetto qui le news sulla tua avventurosa notte. Mica ti è venuta davvero la febbre, no?
    Io ho passato un'influenzona che non se ne voleva andare più ma spero che tu la possa scansare.
    Ciao!

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  13. Aggiornamento:
    Non mi sono ammalata nonostante la pioggia ed il freddo,
    alla domenica mi sono rimboccata le maniche e piano
    piano sono riuscita a spostare dalla mia strada la
    maggior parte della legna.Ho solo riinviato il lavoro,
    perchè dovrò rimetterci mano,
    ma almeno ora è in un posto dove non crea problemi.
    Per il resto in questo periodo sono un pò giù di tono
    e come uso fare in questi momenti, me ne starò rintanata
    dentro me stessa.
    Grazie a tutti per l'interessamento.
    Ciao

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  14. Come hai fatto, poi, con tutta quella legna da sistemare?

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  15. Ah...ho letto ora la risposta qui sopra. Cavolo, che lavoraccio. E che tristezza per quell'albero. Io adoro gli alberi e mi mette tristezza la morte di uno di loro.

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  16. Il rapporto dell'uomo con la natura è sempre ambivalente: Leopardi era molto drastico nel vedere la natura matrigna tout court. Pur adorando il grande recanatese su alcune cose potrò ben dissentire: la natura è una mamma di solito bonaria ma a volte un po' spiccia di modi, che forse vuol vedere quanto davvero la rispettiamo e le vogliamo bene mettendoci alla prova.

    Quando questo succede, oggi l'uomo non è più solo come qualche secolo fa: nel frattempo si è dato un'organizzazione che fra le sue finalità (e se ci pensi bene, forse una delle principali) contempla quella di contrapporsi alla natura, talvolta violentandola in modo osceno (e questo è inaccettabile), talaltra contenendone gli imprevedibili capricci (e questo è nostro diritto di esseri viventi).

    Che poi, talvolta (ma non è ovviamente il tuo caso) si debba contenere una natura precedentemente violentata, fa parte delle bizzarre contraddizioni della nostra specie.

    Un abbraccio.

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  17. Loretta sono venuta a trovarti più volte, e questa sera mi sono permessa di usare il tuo spazio per rispondere a Lorenza.
    Per me è un periodo particolare e come tu ben dici, mi accuccio mi isolo e cerco di farmi piccola piccola come se agli eventi venisse più difficile colpirmi.
    Ti ammiro, io col freddo non riesco a muovermi e mi vengono i brividi a pensarti al freddo, bagnata ed affaticata, sei uno spettacolo di persona... mi posso permettere di ripeterlo?
    Un sorriso
    Gingi

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  18. Un caro saluto, Loretta. Le giornate si sono allungate, i rami degli arbusti hanno le gemme grosse ma domani è prevista la neve.
    Ciao, buon pomeriggio

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  19. Tanto amore feriale per te, Loretta... da spendere un pochino ogni giorno.
    Un abbraccio.
    Sari

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Grazie per aver condiviso un pò del vostro tempo con me.