mercoledì 6 marzo 2013

BUONI CONSIGLI

Mia mamma, che aveva conosciuto la miseria, mi diceva sempre:
"Loretta stai attenta a come spendi i soldi.
Ricordati che se non risparmi, verrà un giorno che ti serviranno e allora ti pentirai
di non avermi ascoltata."
Lei mi conosceva e sapeva che nel mio piccolo ero un pò scialacquona.
La mia spesa ricorrente è sempre stata la Carta!
Giornali e libri. Libri su libri e ancora libri.
Una vera ossessione!
Mi ricordo che a volte cercavo di portare in casa di nascosto quello che compravo
per evitare di essere rimproverata.
L'abbigliamento non è mai stato troppo importante.
Certo in gioventù avevo la fissa dei jeans di Armani e mi sono comprata qualche
borsa firmata. Ma com'è che oggi non me le posso più permettere? Non che mi
interessino più , la borsa che uso attualmente è per me come la coperta
di Linus, non posso farne a meno e non mi sogno nemmeno di cambiarla fino a
quando regge.
Un'altra spesa era legata a tutto quello che riguardava la casa.
Ancora oggi sono ammaliata da piatti, bicchieri, tovaglie, lenzuola, asciugamani
e oggettistica varia.
Mi piacciono i colori, le forme, i materiali.
Non nutro particolare interesse per i tegami, sarà perchè non mi piace cucinare?
Per un certo periodo ho avuto il pallino dei quadri.
Incorniciavo tutto! Foto, disegni, posters, pagine di giornali, fogli con poesie,
cartoline ricevute......
A casa mia i muri sono pienotti.
Una volta, andando a vedere una mostra di pittura, mia mamma mi disse: " Guai a te
se compri un altro quadro!".
La rassicurai dicendole che poteva stare tranquilla, tanto non c'era più spazio per
appendere niente.
Non avrebbe capito se le avessi semplicemente detto che andavo a vedere una mostra
di Van Gogh.
Tornando a oggi, con il senno del poi, avrei forse sperperato di meno, anche se la realtà
è che se tornassi indietro probabilmente rifarei esattamente le stesse cose, forse
avevo e ho bisogno di riempire dei vuoti interiori e per fare questo dovevo vuotare
dei pieni esteriori ( il mio portafoglio ).
Ora, con i tempi corrono, la maggior parte di noi si deve tenere vuoti interiori ed esteriori
e fare con quello che ha.
Io avrò carta da bruciare per fare luce, quadri da coprire le crepe nei muri, piatti
per raccogliere la pioggia che penetra e lenzuola e asciugamani per proteggermi dal freddo.
Piuttosto che niente.......................


7 commenti:

  1. A casa mia il denaro non era mai abbastanza e perciò dovetti interrompere gli studi. La a cosa, al momento, mi fece un gran piacere perchè il fatto che il babbo avesse bisogno di me mi faceva sentire importante, come mi avesse incoronata.
    Lo stipendio guadagnato, lo consegnavo intatto alla mamma che mi dava, in cambio, una paghetta di pochi spiccioli per i miei modestissimi capricci. In quel momento ricevevo il mio vero stipendio ma era ovvio che fossi sempre in bolletta.
    Capitò un anno che ebbi occasione di guadagnare una cifra più alta, per un lavoro extra e, cosa incredibile, mi fu lasciata per intero. Tutti si aspettavano che la mettessi nel salvadanaio, che comprassi quel cappotto che tanto mi piaceva e chissà che altro... invece...
    Invece comperai una piccola e costosa sacca di tela nera e cuoio, come la moda di allora imponeva, e spesi lì tutto il mio piccolo capitale. Quando i miei cari videro il mio acquisto, si guardarono sconsolati - Sari non aveva imparato nulla dal loro esempio? - e mentre io cercavo di spiegare come quella spesa mi avesse reso felice, loro scuotevano la testa come se più che scontenti fossero sconsolati. Avrei ricordato a lungo, e riflettuto parecchio, su come spendere giustamente il denaro ma non mi sono mai pentita di quell'acquisto e conservo tuttora l'oggetto, ormai frusto, che mi regala, ogni volta che mi capita fra le mani, un sorriso soddisfatto.
    La felicità non si compra ma per me, quella volta, fu fatta un'eccezione.

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  2. Adesso che dico?
    ormai sari ha detto tutto per tutti,
    non micompro borsette ma i quadri sì
    ne ho in abbondanza e ancora non ho finito.
    Ciao.

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  3. Se davvero avessi comprato un quadro di Vincent Van Gogh, i tempi della crisi non ti potrebbero più spaventare...
    Ma vedo che hai già pensato molto proficuamente al riciclo e riuso dei tuoi antichi acquisti, ottima pratica di Decrescita Felice!

    Salutone.

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  4. Loretta, ma quanto mi riconosco io in quello che scrivi??!! e non solo questa volta! è difficile dire cosa sia meglio, spendere o risparmiare, forse ci vorrebbe una via di mezzo, e comunque io credo che tu non abbia speso... ma in qualche modo investito. Forse non nel senso più "canonico" del termine, ma di sicuro è stata una forma di investimento. Decidi tu quale... ;))

    Un abbraccio!
    Cinzia

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  5. Mi è parso di leggere un mio scritto, tranne i quadri perchè la mia casa è troppo piccola!
    Libri e carta da lettere e poi ancora libri.
    La borsa è nuova, regalatami a Natale e per un bel po' reggerà.
    Risparmiare di questi tempi non è facile: su cosa è rimasto da tirare la cinghia: il pane e il latte.
    Un caro saluto:)

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  6. Negli anni '60..mi abituai a fare con quel che avevo in tasca..D'estate spesso facevo il "fattorino" in officina per mio padre,e come paga ricevevo 500 lire,che erano veramente poche anche per quei tempi..Poi,pian piano mentre crescevo,anche la "paghetta cominciò" lentamente ad aumentare,fino a che ebbi un colpo di fortuna insperato...Il figlio di un caro amico di mio padre,aveva commesso un piccolo furto,e,in quei tempi severissimi,era stato arrestato,ed era finito sul giornale..Mio padre mi prese da una parte "Che non succeda mai,che tu commetta un furto per bisogno di soldi,portando disonore sulla famiglia...In camera da letto,nell'ultimo cassetto in basso,c'è la scatola dei soldi...Se hai bisogno,prendi quel che ti serve" Eravamo in pieno boom economico...la scatola era sempre piena di banconote da 5 e da 10 mila lire.....Certo,mi servii,e il non dover stare a misurare troppo,le mie finanze,mi diede un senso di liberazione..ma credo di esser stato abbastanza moderato..compravo soprattutto dei dischi,e qualche libro,senza stare a pensarci troppo su,andavo spesso al cinema,ma non posso dire di aver sprecato,o scialaquato soldi..per fortuna non ho mai avuto vizi costosi..

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  7. Di borse ne ho assai e ogni settimana le cambio quando vado a lavoro, poi di scarpe non parliamo, i quadri li faccio da me ovviamente, libri ultimamente compro quelli di Vitali ma ne prendo spesso in prestito in biblioteca...però le cose finché reggono le tengo. Ciao, Arianna

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Grazie per aver condiviso un pò del vostro tempo con me.