giovedì 10 ottobre 2013

ARRABBIATA

Questa mattina mentre mi preparavo per andare al lavoro ha bussato una signora
che conosco e che vedo passare spesso lungo la strada durante le sue camminate.
Mi ha detto che passando davanti a casa mia guarda spesso le mie piante
e mi ha chiesto se ero disposta a venderle qualche vaso di fiori visto che ne avevo tanti,
in particolare era interessata alle ortensie.
Io le ho detto che non vendevo nulla, ma se era interessata, potevo farle delle talee o
cercare qualche altra pianta, poi le ho fatto presente che stavo uscendo per andare al
lavoro.
Lei mi ha chiesto se ero a casa domenica prossima che si sarebbe fermata per guardare
meglio.
Dopo la conferma dell’appuntamento ci siamo salutate.
Nella pausa pranzo, complice il sole che finalmente illuminava e riscaldava la giornata,
sono andata subito a passeggiare fra le mie piante.
Il giorno prima avevo vuotato dei vasi che erano stati sommersi dalla pioggia e mentre
mi apprestavo a verificare se c’era qualche altra pianta da salvare dall’annegamento,
noto qualcosa che non va.
Devo farvi presente che, causa lavori fatti alla casa nei mesi scorsi, sono stata costretta
ad ammassare parecchie piante per fare posto al materiale dei muratori.
Pertanto i miei vasi sono fuori da qualsiasi ordine o disposizione.
Nonostante ciò, la mia mente stava realizzando qualche anomalia:
Vedo che a terra, fra le foglie cadute dagli alberi, fra ramoscelli secchi, sassi
abbandonati, pezzi di mattoni rotti, ci sono tracce di terriccio fresco.
Mi guardo meglio attorno e allora vedo che da alcuni vasi sono state estirpate le piante.
La rabbia mi assale, per questo miserabile furto.
Non so chi possa essere il o la colpevole, ma se c’è una cosa che dò a piene mani
sono le piante, e vedere che qualcuno viene a casa mia a fare il ladro, mi manda in bestia.
A quel punto piena di rancore e mandando accidenti, mi dirigo verso il mio giunglardino. 
In questo periodo ( come in molti altri periodi dell’anno), il mio giardino è stracolmo di erbacce.
Le uniche note positive sono qualche raro bocciolo di rosa che con le ultime piogge sta
tirando un respiro di sollievo e qualche pianta di aster, i settembrini, fiore che amo moltissimo.
Come un segugio scorgo un fazzoletto di carta nel sentiero, non è il mio e 
quindi qualcuno è passato di lì.
Mi guardo attorno e non riesco a cogliere nulla di strano.
Mi avvicino al mio nuovo laghetto-tino alias laghettino, per osservare i minuscoli 
pesciolini rossi che guizzano veloci.
Poi mi inerpico per un sentiero, ci vorrebbe un macete,dove mi riempio la maglia di 
semi spinosi, semi piumosi, e quanto altro e allora li vedo.
Vari rami di aster raccolti e poi gettati, forse di fretta in mezzo alle alte erbacce.
Ma gli accidenti, non arrivano mai a destinazione?
Sono arrabbiatissima! Vorrei avere i milioni per recintare e proteggere la mia casa e
il mio campo.
Ho preso i miei rametti di aster spezzati e li ho messi dentro a qualche vaso con del terriccio.
Se avessero voglia di diventare delle nuove piantine?


Questa è una foto di due mesi fa, in mezzo c'è un sentiero.


9 commenti:

  1. È da non credere, Loretta!!! Ma che villani. Spero non sia la "signora".... capisco benissimo la tua rabbia, soprattutto perché si è così impotenti di fronte a queste invasioni!

    Ti mando un abbraccio Loretta! Forte forte
    Cinzia

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  2. Come ti capisco...la stessa rabbia quando i cacciatori ,i fungaioli e i cercatori di tartufi mi tagliano le reti(vedi...le recinzioni non bastano contro l'ignoranza!!) entrano nel campo e oltre a razziare,sparare ecc... spezzano i rami delle piante per passare meglio...mi han divelto rose canina, olmi,ginepri e quantaltro persino alberelli con tutori e reticelle attorno..e credimi alle mie rimostranze c'è persino chi alza la voce e fa l'arrogante...
    I cartelli con scritto Proprietà privata...NON LI VEDONO!!! O forse non sanno leggere...
    Tutta la mia solidarietà e scusa errori...scrivo dal cellulare...
    Ciao val

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  3. Com'è misera quella persona che ha fatto violenza al tuo giardino. E anche vigliacca, visto che non ha avuto il coraggio di chiedere.
    Metti un cartello accanto alla porta: "Non occorre rubare, basta chiedere".
    Un abbraccio.

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  4. Capisco la rabbia, vuol dire però che i tuoi fiori sono davvero belli!

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  5. capisco e torno indietro nel tempo.. è capitato anche a me e mi sembrava di diventare matta dalla rabbia. Purtroppo ci vogliono recinti, leggi e pene certe (contravvenzioni, pene pecuniarie) perché le persone non sono tutte buone.

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  6. Ma che triste! Che miseria rubare delle piante.! Sono persone ignoranti nel senso lato della parola, incapaci di rispettare se stessi e gli altri. La capisco bene la tua rabbia impotente e simpatizzo per te.

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  7. Ma nooooo.... che rabbia!!!!
    Anche io ho il giardino non recintato (ci vorrebbero davvero milioni per farlo) e penso che se qualcuno venisse a strappare i fiori o estirpare le piante mi arrabbierei davvero tanto tanto.
    L'anno scorso delle persone venute a vendemmiare nella vigna dei vicini mi hanno raccolto tutte le pere dal frutteto!!! Mi sono saliti certi fumi che non puoi immaginare... No, anzi... puoi!!!
    Un abbraccio
    Francesca

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  8. Aucune citadelle, aucun mur ne peut, durablement enfermer le bonheur sinon, c'est toi qui vivra dans ta propre prison.
    Amicalement
    Roger

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  9. Che tristezza.... so cosa vuol dire veder profanate le proprie cose... e poi l'impotenza di fronte ai comportamenti privi di rispetto sciupando quanto ha vita e dona sempre il bello. Sono sempre piu' convinta che tutto derivi da ignoranza sentimentale

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Grazie per aver condiviso un pò del vostro tempo con me.