martedì 29 gennaio 2013

LO SPRECO

Ho girato per una settimana con il mio vecchio televisore da 20° in macchina.
La sua fine è iniziata con l'arrivo del digitale terrestre.
Avevo già un televisore a schermo piatto che mi ero regalata un paio di anni prima,
oltre a quello portatile con tubo catodico. Ho comprato un solo decoder, misera
speculazione, ma d'altronde che me facevo di due tv?
Dopo diversi mesi di accantonamento ho deciso di liberarmene.
Mercatino dell'usato? Assolutamente No! Non si vende.
Mercatino della parrocchia dove tutto è a un euro? Assolutamente No!
Non lo vuole nessuno.
Badante della zia ? Con il costo per mandarlo in Ukraina se ne compra uno nuovissimo!
Signore senegalese che lavora con me? Non mi sono arrischiata a proporglielo.
E così sabato mattina mi sono fermata all'isola ecologica ed il mio tv che non mi aveva
mai tradita è finito buttato in mezzo ad altre decine e decine di vecchi televisori.
In quel momento ho realizzato ancora di più quanto spreco, quanto inquinamento,
quanti rifiuti, ci ha portati a creare la schiavitù del consumismo.

15 commenti:

  1. È così. Viviamo in uno spreco incredibile. È un circolo vizioso da cui difficilmente usciremo. E siamo quasi impotenti di fronte a questi meccanismi.

    Buona settimana Loretta.

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  2. Coraggio,non manca molto alla fine dello spreco...già ora per molte persone,con la crisi dei posti di lavoro,anche qui nell'apparentemente ricco Nord,dove si chiudono fabbriche ogni giorno,è difficile mettere qualcosa in tavola,davanti a quel maxi schermo,comprato con entusiasmo (che festa a Natale i bambini dentro il carrello insieme allo scatolone)nel centro commerciale ,a comode piccole rate rate mensili, a cui ci si aggrappa come ad una zattera...per dimenticare troppi pensieri.

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  3. La cosa paradossale è che siamo obbligati a sprecare!

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  4. Un mondo insensato. Da una paio di settimane faccio parte di un gruppo intelligente : "Te lo regalo se vieni a prenderlo". Vero è che è un gruppo che opera su Face Book e non tutti...ma è organizzato per regioni e città.
    Funziona davvero, la "filosofia" è quella "giusta" e non hai idea di quante persone donino cose incredibili e di quante , dall'altra parte , ricevano in dono ciò di cui hanno bisogno o semplicemente piace loro.Forse collocavi anche il tuo TV.
    Entro la settimana ci farò un post.

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  5. In UK " freecycle.org " è la scelta per provare trovare una nuova casa per un oggetto non usato. Esiste anche qui, ma meno conosciuto. Ogni tanto si vede un TV vecchio style abbandanato in campagna! Che orrore!

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  6. Ricordo quando, in una delle isole ecologiche dell'allora feudo dei fratelli Ubaldi e del loro estratto di ùpupa, trovai un PC perfettamente funzionante con l'ultima versione di Windows installata. A 6 anni di distanza non lo uso più io ma mi dicono che funzioni ancora.

    Purtroppo siamo tutti un po' ipnotizzati dall'incultura del consumo, e riciclare sotto sotto ci sembra poco fine. Nelle famiglie snob si educano i figli a lasciare "il bocconcino della creanza", in quelle sanamente proletarie si dice "Se non lo mangi a pranzo te lo ritrovi a cena".

    Inutile chiedermi per chi faccio il tifo.

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  7. Cara Loretta, da questi pensieri ai pensieri sulla crisi e sulla ricrescita dopo la crisi: ma ha veramente un senso o si tratta di imboccare ancora la strada sbagliata? Sono molto confusa ...

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  8. Forse è la mentalità di chi, come me, è nato e cresciuto nel dopoguerra, quando la miseria ancora si faceva sentire in maniera pesante, ma io non riesco a buttare niente che abbia ancora una parvenza di utilità, anche quando, in realtà, non la utilizzo più, col risultato di aver stipato casa con ogni genere di cose (mobili, accessori, vestiario). Se almeno potessi regalarle! ma come giustamente dici, nessuno le vuole.

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  9. Più si percorre la via della consapevolezza ambientale, più ci si accorge della spaventosa pervasività del consumismo, nelle nostre vite quotidiane, quasi in ogni azione e momento.
    E se da una parte si presta attenzione con interesse alle tante ottime iniziative come quella segnalata qui sopra da Sandra M., d'altra parte ci si rende conto di quanto titanico sia lo sforzo di riportare la collettività ad uno stile di esistenza davvero eco-sostenibile.
    Anch'io dovetti portare in discarica il mio glorioso televisore Loewe, che dopo trent'anni di onorata carriera funzionava ancora, ma, non essendo ancora dotato di presa SCART, fu annichilito dal passaggio al digitale terrestre. Mi chiedo se qualche sua parte ne sia stata riutilizzata, ma temo che sia ancora intero a occupare inutilmente (e non biodegradabilmente) un pezzo di mondo.

    Salutone.

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  10. Dalle mie pati il digitale spesso fa i capricci...io sono tornato alla musica e ai libri ma non credo di poter fare da baluardo allo spreco.

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  11. di questo spreco siam padri, figli, insomma schiavi
    sprechiamo per produrre cose da sprecare per poi produrre cose da risprecare
    da qualche parte abbiamo sbagliato
    spero che riusciremo a correggere prima che i paesi poveri ci assalgano coi forconi in mano.

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  12. Ciao Loretta,è ora di dire basta al consumismo;bisogna ritornare indietro di 30 anni.Buona giornata

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  13. Il consumismo sfrenato ha rovinato l'esistenza umana.
    Saluti a presto.

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  14. Hello, Loretta! There seem to be places which is called “The graveyards of analog TV” in my country. But dumping TVs is illegal, we need to pay a little extra as recycling fee when buying a new TV. I’ve heard some of the analog models, mostly those with screens of less than 20 inches, can be exported for re-use in countries using the same NTSC format as Japan, such as the Philippines, Myanmar and Peru. That’s Japan’s situation.

    Yoko

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Grazie per aver condiviso un pò del vostro tempo con me.